Rapallo come tutti sanno è una cittadina che si affaccia sul mare, con un buon numero di graziose calette e spiagge di piccola e media dimensione, con stabilimenti balneari in quantità, con moli e scogliere a profusione… eppure a torto o a ragione non è mai stata considerata una stazione balneare famosa, anzi, molto spesso il proprio splendido (perché lo è) golfo è stato indicato come uno dei punti più inquinati di tutto il Tigullio.
Causa principale di questa strano (all’apparenza) fenomeno si è sempre detto che fosse dovuto agli impianti fognari dei condomini, i quali scaricavano in modo incontrollato (ed abusivo, talvolta) nei fiumi che sfociano nel golfo, inoltre la mancanza di un impianto di trattamento delle acque nere contribuiva grandemente al problema.
Da qui la decisione di costruire un depuratore e dopo qualche anno di disagi generati dai lavori di collegamento della rete nera al nuovo impianto finalmente nel 2021 tutto pareva perfetto!
Il Sindaco di Rapallo in un’intervista istituzionale non nascondeva il proprio orgoglio per l’opera da lui definita “un’eccellenza ligure nel trattamento delle acque, nell’utilizzo efficiente delle risorse e nella riduzione degli sprechi” e poco dopo si lasciava trasportare in avventurosi discorsi di “bandiera blu”, grazie alle nuove acque cristalline della città da lui ritratte in numerose foto pubblicate nel corso dei mesi.
Purtroppo, nonostante l’impianto ad alta tecnologia e le immagini di un mare che pareva la Sardegna, l’acqua si è rivelata ancora “scarsa” (quindi non balneabile) in vari momenti dell’estate 2022 e pure in seguito… ma questa volta la colpa è stata data ad un altro fattore ovvero ai “celebri” resti degli yacht affondati e distrutti nel corso della mareggiata del 2018, una catastrofe che ha lasciato strascichi negli anni successivi ed ha indotto le amministrazioni competenti (tutte, dal Comune allo Stato) a mettere in campo diversi e costosi lavori di riparazione.
E fu così che nel 2022 si iniziò il livellamento del fondo del mare di Rapallo.
Volutamente scriviamo “livellamento” e non scriviamo bonifica o dragaggio poiché i soldi statali/regionali ricevuti per l’intervento (10 milioni di euro) non sarebbero bastati per abbassare l’intero fondale innalzato dalla forza delle onde e nemmeno per rimuovere tutti i detriti degli yacht sommersi nel corso della mareggiata. Dunque, si decise di pulire alcune parti e creare solo un corridoio profondo per permettere ai battelli di raggiungere almeno il ricostruito molo di attracco (edificato velocemente nello stesso punto di prima e senza adeguamenti per le persone con disabilità).
Nonostante questo intervento è notizia di pochi giorni fa che i battelli oggi non possono più svolgere il servizio di trasporto marittimo in attracco a quel molo a causa di un nuovo innalzamento del fondale, dovendo pertanto traslocare su quello del porto “Comunale”.
E come se non bastasse… la qualità dell’acqua antistante la passeggiata è ritornata ancora una volta “scarsa” in seguito ad un recente rilevamento Arpal, con conseguente divieto alla balneazione permanente per tutta la stagione 2024!!
Quali possono essere le cause stavolta?
Forse il porto che in seguito ai lavori di ricostruzione ha allungato la propria diga di diversi metri chiudendo ancora di più il golfo (e opponendo ancora maggior resistenza al già difficile ricambio d’acqua al di là del muraglione)?
Oppure il fondale non esattamente ripulito nell’intervento citato che periodicamente rilascia sostanze inquinanti?
Oppure l’Arpal che malignamente esegue controlli a sorpresa in momenti non opportuni, non adatti, non idonei o non indicativi?
Oppure ancora gli scarichi dei condomini che continuano a sversare i propri liquami ostinandosi a rifiutare ogni tipo di allaccio al depuratore?
Oppure…
…Oppure potrebbe questa essere l’ennesima prova di una città che ha vissuto per decenni nell’incuria e nella menzogna, affrontando superficialmente ogni cosa e preferendo raccontare la storia di mirabolanti successi politici ed economici piuttosto che provvedere a risolvere i propri annosi problemi. Talvolta li si nascondeva sotto la polvere di opere tampone oppure venivano create narrazioni ad hoc per trasformarli in augurabili fonti di opportunità.
Ma il risultato finale di tutto ciò è che… affronteremo una stagione estiva con i battelli turistici lontani dai luoghi turistici e con un permanente divieto di balneazione in un importante tratto di mare, dalla foce del Boate alla nuova spiaggia, sempre che lo specchio d’acqua antistante riesca a salvarsi dal divieto (grazie ad alcuni cavilli prontamente e astutamente utilizzati dell’attuale amministrazione).
Saremo incredibilmente una città balneare in cui non si potrà fare il bagno ed una stazione turistica marittima con una fermata provvisoria dei battelli, ovvero un duro colpo al senso stesso di esistere per una città come Rapallo.
Le elezioni sono alle porte… vediamo cosa si inventeranno gli amministratori di oggi e di domani per ovviare a questa incredibile situazione.
Io, lo dico subito, non sono affatto ottimista, spero che almeno lo siate tutti voi.
(La foto di copertina risale al maggio 2022 durante lo svolgimento delle attività nelle acque del golfo)